NUOTO PARALIMPICO
Marco D’Aniello
un campione che conquista Torino e il cuore di tanti
Marco D’Aniello, giovane atleta tarantino di 22 anni, ha scritto una pagina straordinaria del nuoto paralimpico italiano ai Campionati Assoluti Invernali FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), disputati al Palazzo del Nuoto di Torino. Con tre medaglie d’oro e altrettanti record personali nei 100 stile libero (56.99), 200 stile libero (2:08.28) e 100 farfalla (1:05.70), Marco si è confermato un talento eccezionale, portando alto il nome della sua squadra, la Mediterraneo Sport Taranto.
L'impresa non è solo sportiva, ma anche personale. Marco, che convive con una forma di autismo, ha trovato nel nuoto una via per superare le difficoltà e realizzare i suoi sogni. La sua dedizione agli allenamenti, seguiti dallo staff tecnico composto da Domenico Tagliente, Claudia Corrente e Daniel Maiorano, è l’esempio di come lo sport possa trasformare la vita, offrendo non solo risultati ma anche inclusione e speranza.
Una storia di sfide e successi
Il percorso di Marco non è stato privo di ostacoli. Sin dall’infanzia, ha affrontato pregiudizi e difficoltà legate alla sua condizione. Tuttavia, il sostegno della famiglia e l’approccio inclusivo del nuoto paralimpico lo hanno portato a eccellere sia a livello nazionale sia internazionale. La sua carriera è iniziata con una semplice iscrizione a un corso di nuoto, ma presto le sue potenzialità sono state notate, portandolo a competere ai massimi livelli e a vincere titoli prestigiosi, come il record italiano Juniores nei 50 stile libero nel 2019.
La sua storia è raccontata nel libro “Il mio tuffo nei sogni”, scritto dalla giornalista Rossella Montemurro e pubblicato da Altrimedia Edizioni. Con la prefazione di Mara Venier, il volume descrive la sua vita, le difficoltà e i traguardi raggiunti grazie alla forza di volontà e alla passione per lo sport.
L’impatto del nuoto e il futuro
Oltre ai successi agonistici, Marco rappresenta un simbolo di resilienza e inclusione. Come sottolineato dal direttore sportivo della Mediterraneo Sport Taranto, Massimo Donadei, i suoi risultati sono frutto di un impegno collettivo che include tecnici, famiglia e un ambiente sportivo che valorizza ogni atleta. Guardando al futuro, Marco sembra pronto a puntare sempre più in alto, continuando a ispirare e abbattere barriere.

