Il Settebello punito
sei mesi di squalifica per la protesta olimpica
contro Spagna e Ungheria
La notizia ha scosso il mondo della pallanuoto: il Settebello, la nazionale italiana di pallanuoto maschile, è stato squalificato per sei mesi dalla World Aquatics Integrity Unit. La sanzione, accompagnata da una multa di 100.000 dollari, deriva dalla clamorosa protesta inscenata durante la semifinale olimpica per il quinto posto contro la Spagna, nell’ambito dei Giochi di Parigi 2024.
I motivi della squalifica
La protesta italiana è nata da un episodio durante il match dei quarti di finale contro l’Ungheria, svoltosi il 7 agosto 2024. In quella partita, l'Italia ha subito una grave ingiustizia arbitrale: Francesco Condemi, attaccante del Settebello, è stato espulso a seguito di una revisione VAR discutibile, condizionando pesantemente l’esito della gara. L’Ungheria ha approfittato della superiorità numerica per segnare e portarsi in vantaggio, chiudendo la partita ai rigori. Questo episodio ha innescato una serie di proteste da parte della squadra italiana e dello staff tecnico, guidato da Sandro Campagna, che si è protratta fino alla partita successiva contro la Spagna.
Durante quella sfida, valida per la semifinale del quinto posto, gli atleti del Settebello hanno deciso di voltare le spalle alla giuria durante la presentazione delle squadre e l'esecuzione degli inni nazionali, in segno di protesta per il trattamento ricevuto. Inoltre, nei primi quattro minuti della partita, hanno volutamente giocato con un uomo in meno, riproducendo simbolicamente la situazione vissuta contro l’Ungheria dopo l’espulsione ingiusta di Condemi. Questo comportamento ha attirato l’attenzione dell’Integrity Unit di World Aquatics, che ha deciso di agire severamente.

Le sanzioni: sei mesi di stop e una multa salata
La sanzione, ufficializzata il 17 ottobre 2024, prevede sei mesi di squalifica per la nazionale italiana, impedendole di partecipare alla prossima World Cup che inizierà il 6 gennaio 2025. Tuttavia, non ci saranno conseguenze per la partecipazione dell’Italia ai Mondiali di Singapore previsti per luglio 2025, dato che la squalifica si concluderà prima dell'inizio della competizione.
In aggiunta, la Federnuoto (FIN) è stata multata di 100.000 dollari, di cui 50.000 dovranno essere versati entro 90 giorni dalla decisione, mentre gli altri 50.000 saranno sospesi per due anni e dovranno essere pagati solo in caso di ulteriori violazioni da parte della nazionale entro il 17 ottobre 2026.
L'atteggiamento della FIN e la decisione di non ricorrere
La Federazione Italiana Nuoto ha scelto di non presentare ricorso contro la sentenza, ritenendo che la protesta del Settebello fosse motivata da un errore tecnico evidente, riconosciuto successivamente anche da World Aquatics. In un comunicato ufficiale, la FIN ha sottolineato come l’espulsione di Condemi fosse priva di fondamento, tanto che il giocatore non è stato squalificato per le partite successive. Questo ha dimostrato che la decisione arbitrale contro l’Ungheria era sbagliata e che l’Italia avrebbe dovuto giocare in parità numerica per tutta la partita.
Nonostante la gravità della situazione, la FIN ha espresso fiducia nel futuro della nazionale e ha colto l’occasione per elogiare il percorso del Settebello negli ultimi anni, culminato con due argenti mondiali (Budapest 2022 e Doha 2024) e un bronzo europeo a Zagabria nel 2024.
Le conseguenze sul piano sportivo
La squalifica colpisce duramente la nazionale, che sarà costretta a saltare un'importante competizione internazionale come la World Cup. Tuttavia, i singoli giocatori potranno continuare a competere con i loro rispettivi club, sia nelle competizioni nazionali che nelle coppe europee. Il provvedimento riguarda solo la squadra nazionale, lasciando quindi intatte le carriere internazionali dei giocatori a livello di club.
Una decisione che fa discutere
La sentenza ha suscitato diverse reazioni nel mondo sportivo. La decisione di voltare le spalle alla giuria durante l'inno e di giocare con un uomo in meno ha diviso l’opinione pubblica. Alcuni ritengono che il Settebello abbia fatto bene a manifestare il proprio dissenso in maniera simbolica, altri sostengono che la protesta avrebbe potuto essere condotta in modo meno plateale.
In ogni caso, questa squalifica rappresenta un capitolo importante nella storia recente della pallanuoto italiana, con l’auspicio che le future competizioni possano svolgersi senza ulteriori episodi controversi, garantendo il rispetto e la professionalità di tutte le parti coinvolte.
