Rivoluzioni in Panchina
Il Settebello saluta il duo Campagna-Pomilio
mentre il Montenegro si affida a Savić per il rilancio
Settebello: La fine di un’era tra Sandro Campagna e Amedeo Pomilio
La pallanuoto italiana è scossa dalla separazione di una delle collaborazioni più iconiche della sua storia: Sandro Campagna e Amedeo Pomilio non lavoreranno più insieme nel team tecnico del Settebello. Dopo anni di successi condivisi, tra cui titoli mondiali, medaglie olimpiche e numerosi piazzamenti di prestigio, questa decisione rappresenta una svolta significativa per la nazionale italiana.
La collaborazione Campagna-Pomilio
Sandro Campagna, alla guida del Settebello dal 2009, è considerato uno degli allenatori più vincenti nella storia della pallanuoto. Con lui, l’Italia ha vinto l’oro mondiale nel 2011 (Shanghai) e nel 2019 (Gwangju), oltre a conquistare medaglie olimpiche e trofei di prestigio come la World League del 2022. Amedeo Pomilio, ex campione olimpico e vice-allenatore per più di un decennio, è stato la mente tattica accanto a Campagna. La loro collaborazione ha permesso al Settebello di mantenersi tra le prime potenze della pallanuoto mondiale.
Motivazioni della separazione
Le ragioni precise della separazione non sono state comunicate ufficialmente, ma sembrano riflettere la necessità di un rinnovamento all’interno dello staff tecnico. Campagna continuerà a guidare la nazionale, mentre Pomilio potrebbe intraprendere nuovi progetti o cariche tecniche, data la sua esperienza e il prestigio che ha accumulato nel corso degli anni.
L’eredità per il Settebello
Questa separazione lascia interrogativi sul futuro della nazionale italiana. Il Settebello dovrà trovare nuovi equilibri e confermarsi competitivo a livello internazionale. Il peso dell’eredità lasciata da questa coppia sarà una sfida per il prossimo staff tecnico.
.png)
Montenegro: Dejan Savić assume il comando tecnico
Dejan Savić, uno dei più grandi allenatori nella storia della pallanuoto, è il nuovo commissario tecnico del Montenegro. La notizia segna un momento storico per la nazionale montenegrina, che punta a rilanciarsi dopo anni di risultati altalenanti.
Il palmarès di Savić
Savić ha guidato la Serbia in una delle epoche più dominanti della pallanuoto moderna. Tra i suoi successi spicca il “triplete” del 2016, con la vittoria agli Europei, nella World League e alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Sotto la sua guida, la Serbia ha conquistato anche i Mondiali del 2015 (Kazan) e numerosi altri trofei internazionali. Savić è noto per il suo approccio innovativo e la capacità di ottenere il massimo dai suoi giocatori.
La sfida montenegrina
Il Montenegro, che ha sempre vantato un grande talento nella pallanuoto, ha faticato a replicare i risultati di inizio anni 2010, quando si era affermato come una delle squadre più temibili. Con Savić, la nazionale punta a un rilancio, soprattutto in vista delle qualificazioni olimpiche e dei prossimi campionati europei. L’obiettivo è chiaro: tornare a competere per i podi più prestigiosi.
Cosa aspettarsi
L’arrivo di Savić potrebbe portare un cambiamento nello stile di gioco del Montenegro, introducendo un approccio più fisico e disciplinato, simile a quello che ha reso grande la Serbia. Inoltre, il tecnico serbo potrebbe attirare l’attenzione dei giovani talenti, ridando entusiasmo al movimento pallanuotistico del paese.
